Ogni approccio, generalmente, è più centrato su alcuni processi e meno su altri. Ritengo che un unico tipo di approccio, qualsiasi esso sia, potrebbe in alcuni casi risultare riduttivo. La ricerca clinica, infatti, dimostra che possono esserci delle tecniche funzionali per una data persona, ma inefficaci per altre.
Tenendo come base di riferimento l’Analisi Transazionale - “è un indirizzo psicoterapeutico fondato da Eric Berne, psichiatra statunitense ed ex-psicoanalista, sessanta anni fa, con Scuole diffuse in tutto il mondo. Derivata dalla psicanalisi e coerente con l'approccio umanistico, tra i suoi punti di forza vi è la capacità di coniugare l’approccio psicodinamico del profondo, quello relazionale coerente con le recenti visioni dello sviluppo psichico e una notevole duttilità di intervento a livello sociale e comportamentale. Il suo impianto teorico si è rivelato coerente con gli sviluppi più recenti delle neuroscienze" (tratto dal sito: www.itat-formazione.it/itat/analisi-transazionale) - adotto una modalità flessibile che integri anche altri approcci, a seconda del tipo di personalità e del tipo di disagio che si sta affrontando..
Contattare l’universo emozionale attraverso il dialogo con il nostro corpo, diventa in alcuni casi davvero una risorsa importante.
In particolare per dedicare un ascolto profondo alle emozioni, risulta ottimo il metodo Focusing:
Il Focusing è il metodo ideato, negli Stati Uniti, dal professor Eugene Gendlin, capace di farci immergere nella nostra esperienza interiore e di farci arrivare a questa conoscenza. E’ un processo che fa entrare in un tipo particolare di attenzione, diversa da quella che mettiamo nel quotidiano, centrata nel presente, rivolta verso l’interno. Un’attenzione che ci permette di ascoltare e stare a nostro agio con ciò che ancora fugge alla nostra consapevolezza.
Quando l’emozione si sente ascoltata fino in fondo diminuisce di intensità poiché spesso ha raggiunto il suo obbiettivo!
Quando si desidera aumentate la consapevolezza e la capacità osservativa del proprio corpo e della propria mente, ottime sono alcune tecniche meditative, come ad esempio la meditazione del cuore, o la Mindfulness.
Secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn, scienziato e teorico del protocollo MBSR, Mindfulness significa “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante” (1994, p. 63).
È una tecnica di rilassamento basata sul collegamento tra aspetti psichici e aspetti somatici.
La pratica del training autogeno ha tra le sue finalità un maggior controllo dello stress e dell'ansia, una riduzione generale della tensione emotiva e il recupero delle energie, anche grazie ad un ridimensionamento spontaneo delle emozioni negative.
Il TA ha un ruolo positivo anche in molti altri contesti, in particolare per atleti e sportivi, in quanto favorisce il recupero di energie, permettendo una migliore gestione delle proprie risorse.
In presenza di uno squilibrio fisico, mentale ed emotivo talvolta la floriterapia può diventare un utile ausilio all’interno di un percorso di sostegno psicologico o psicoterapico. La floriterapia è decisamente efficace quando viene calibrata al tipo di personalità e prescritta da professionisti che hanno avuto occasione di approfondire la conoscenza del paziente e i tipi di fiori nelle loro varie sfaccettature e proprietà.